I nomi - Genere e numero

Hero image of a blog post discussing common mistakes made by Italian learners when using the correct gender and number of Italian nouns

🚨Attenzione! In italiano è sbagliato dire lo scrittoro. Vediamo perché.

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Tutte le parole del testo in grassetto sono nomi.

Com’è curioso e misterioso l’uomo laggiù!

Chi? Il signore con la pipa tra le mani? Ah! Ma lui è Zeno, lo scrittore di libri gialli, inventa storie originali e travolgenti. Non importa se il clima è bello o brutto lui va in giro per la città con Miro, il suo gatto rosso e ascolta la gente che chiacchiera. Se guardi la televisione, a volte è l’ospite del programma notturno di casi irrisolti. Per Zeno non esistono verità nascoste, lui è un ottimo investigatore e trova sempre la spiegazione giusta anche per gli enigmi più complicati!

E la donna che è con lui?

È la moglie, Bérénice. Una signora interessante, è francese e fa la giornalista di moda e di arte contemporanea. È una donna di alta classe. Ma questa è tutta un’altra storia!

Il nome

Il nome identifica persone, animali, cose, luoghi, idee, concetti, sentimenti come il padre, il cane, la sedia, la Toscana, la speranza, la gioia. Insieme al verbo, il nome è l’elemento principale della frase.

Nella grammatica italiana i nomi sono caratterizzati dal genere e dal numero.

Il genere grammaticale: un nome può essere maschile o femminile. Sono maschili i nomi come il nonno, l’orologio, il parco; sono femminili i nomi come la zia, la sciarpa, la piazza. In riferimento alle persone e agli animali il genere tradizionalmente coincide con il sesso; in riferimento alle cose il genere è convenzionale.

Il numero: un nome può essere singolare e plurale. Un nome singolare indica una sola cosa come il libro, la macchina, la casa; un nome plurale indica più cose come i quaderni, gli stivali, le piante.

Nella maggior parte dei nomi, la vocale finale permette di capire se il nome è maschile o femminile, singolare o plurale. In altri casi, l’uso e la memoria consentono di riconoscere il genere e il numero.

Una regola molto generale è la seguente:


• la maggior parte dei nomi singolari in -o sono maschili, formano il plurale in -i;

• la maggior parte dei nomi in -a sono femminili, formano il plurale in -e;

• i nomi in -e si dividono tra nomi maschili e nomi femminili, formano il plurale in -i;

• i nomi accentati sull’ultima vocale sono femminili, il plurale è invariabile;

• i nomi stranieri sono maschili, il plurale è invariabile.

Attenzione! Le eccezioni sono numerose. Alcuni nomi in -o sono femminili, gruppi di nomi in -a possono essere maschili. Anche per la formazione dei plurali le eccezioni sono molte: gruppi di nomi sono invariabili al singolare e al plurale.

È importante conoscere il genere e il numero di un nome per poter utilizzare correttamente gli altri elementi della frase come gli articoli, gli aggettivi e i verbi che devono concordare con il nome a cui si riferiscono. Viceversa è possibile riconoscere il genere e il numero di un nome da questi stessi elementi.

Il libro è noioso. - maschile, singolare

La bambola è carina. - femminile, singolare

Il marciapiede è stretto. - maschile, singolare

La stazione è lontana. - femminile, singolare

I nomi che identificano le persone e alcuni animali hanno generalmente il genere maschile e il genere femminile, sia al singolare che al plurale. Il cambio di genere è nella maggior parte dei casi evidenziato dal cambiamento della vocale finale del nome.

Es.: Il signore - maschile ↔ la signora - femminile

I nomi che identificano gruppi di persone, cose, concetti, idee o sentimenti sono maschili o femminili.

Es.: La gente - femminile; il libro - maschile; la bellezza - femminile; l’entusiasmo - maschile.

Nomi che identificano le persone e alcuni animali

Nomi propri

I nomi propri di persona sono i nomi come Marco, Annalisa, Andrea, Marilù.

Sono nomi propri anche i nomi di città come Roma, o di Paese come la Francia, gli Stati Uniti; o di specifici elementi geografici come i nomi di isole, fiumi o monti: le Fiji, il Tamigi e l’Everest.

Nomi comuni di persona e alcuni animali 

Nomi che hanno il genere maschile e il genere femminile.

Si chiamano nomi mobili. Questi nomi hanno una forma al maschile e una corrispondente al femminile. Il cambio di genere avviene o con il cambio della vocale finale o attraverso il riconoscimento degli altri elementi quali articoli e aggettivi.

• I nomi maschili in -o

Di solito formano il femminile corrispondente in -a. Formano il plurale in -i al maschile in -e al femminile:

Il bambino → la bambina ↔ I bambini → le bambine
L’amico l’amica ↔ Gli amici → le amiche
Lo zio → la zia ↔ Gli zii → le zie
Il maestro → la maestra ↔ I maestri → le maestre
Il gatto → la gatta ↔ I gatti → le gatte

• I nomi maschili in -e

- Alcuni nomi formano il femminile in -a. Formano il plurale in -i al maschile, in -e al femminile:

Il signore → la signora ↔ I signori → le signore
L’infermiere → l’infermiera ↔ Gli infermieri → le infermiere

- Alcuni nomi in -e e in -sore, che indicano di solito professioni o titoli nobiliari, formano il femminile in -essa. Formano il plurale in -i al maschile, in -esse al femminile:

Lo studente → La studentessa ↔ Gli studenti → le studentesse
Il professore → la professoressa ↔ I professori → le professoresse
Il principe → la principessa ↔ I principi → le principesse
Il leone la leonessa ↔ I leoni le leonesse

- Alcuni nomi in -tore, che indicano di solito professioni, formano il femminile in -trice. Formano il plurale in -i al maschile, in -trici al femmnile:

Lo scrittore → la scrittrice ↔ Gli scrittori → le scrittrici
Il traditore → la traditrice ↔ I traditori → le traditrici

• i nomi maschili in -a

Indicano professioni o titoli. Formano il femminile in -essa. Formano il plurale in -i al maschile, in -esse al femminile.

Il poeta → la poetessa ↔ I poeti → le poetesse
Il duca → la duchessa ↔ I duchi → le duchesse

I nomi di genere comune

Questi nomi hanno una forma sola al maschile e al femminile singolare, generalmente in -a oppure in -e. I nomi in -a formano i plurali in -i al maschile e in -e al femminile. I nomi in -e formano i plurali in -i al maschile e al femminile.

Il collega → la collega ↔ I colleghi → le colleghe
Il giornalista → la giornalista ↔ I giornalisti → le giornaliste
Il pediatra → la pediatra ↔ I pediatri → le pediatre
Il nipote → la nipote ↔ I nipoti → le nipoti
Il cantante → la cantante ↔ I cantanti → le cantanti

Per attribuire o riconoscere il genere del nome singolare, occorre unire gli articoli e gli aggettivi o la persona a cui il nome si riferisce.

Es: L’insegnante: Maria è l’insegnante italiana. - femminile Marcelo è l'insegnante spagnolo. - maschile

Carola e Gisella sono cantanti famose. - femminile ↔ Gustavo e Glauco sono cantanti famosi. - maschile

I nomi indipendenti

Sono nomi che hanno una forma al maschile e una forma differente o indipendente al femminile, formano il plurale seguendo le regole generali sulla formazione dei plurali:

L’uomo → la donna ↔ Gli uomini → le donne
Il marito → la moglie ↔ I mariti → le mogli
Il padre → la madre ↔ I padri → le madri
Il fratello → la sorella ↔ I fratelli → le sorelle
Il frate → la suora ↔ I frati → le suore

Attenzione! Il plurale di uomo è uomini.

Nomi che identificano cose e concetti

Questi nomi hanno una sola forma, sono nomi maschili o nomi femminili. Formano i plurali in base alla vocale finale della forma singolare e al genere.

La regola generale è la seguente:

• Nomi maschili in -o → plurale in -i

• Nomi femminili in -a → plurale in -e

• Nomi maschili in -a → plurali in -i

• Nomi femminili in -o → plurale in -i

• Nomi maschili e femminili in -e → plurale in -i

I nomi in -o

Quasi tutti i nomi in -o sono maschili e formano il plurale in -i.
Rappresentano la categoria più numerosa e riconoscibile dei nomi maschili.

Il quadro → i quadri
Il telefono → i telefoni
Il tavolo → i tavoli

Il nome in -o femminile più comune è la mano e forma il plurale in -i. Altri nomi comuni sono nomi abbreviati da altri nomi femminili e restano invariati:

La mano → le mani
L’auto (automobile) → le auto (automobili)

Attenzione!
Uovo è un nome singolare maschile in -o, ma il plurale è femminile in -a.
Eco è un nome singolare femminile in -o e il plurale è maschile in -i.

L’uovo - maschile → le uova - femminile
L’eco - femminile → gli echi - maschile

I nomi in -a

Rappresentano la categoria più numerosa e riconoscibile dei nomi femminili.
I nomi -a sono solitamente femminili e formano il plurale in -e.

La borsa → le borse
La scatola → le scatole
La bellezza → le bellezze

Attenzione! I nomi maschili in -a.
Sono nomi molto comuni in -ma di origine greca e formano il plurale il -mi:
il climai climi (poco usato), il programmai programmi, il problemai problemi.

I nomi in -e

I nomi in -e possono essere sia maschili sia femminili e formano il plurale in -i:

Il ristorante → i ristoranti
La nave → le navi

L’uso e la pratica aiutano a memorizzare i nomi maschili e i nomi femminili.

Tra i nomi in -e al singolare, è possibile individuare due categorie:

• sono generalmente maschili i nomi in -tore, -ale e -ile;
Il reattore, il locale, il mobile.

• sono generalmente femminili i nomi in -zione, -sione, -gione.
La stazione, la televisione, la stagione.

I nomi collettivi

Sono nomi che nella forma singolare indicano un gruppo di individui o oggetti come la gente, il popolo, la roba usati comunemente al singolare, la squadra, la famiglia, la classe usati anche al plurale.

Es.: La gente in città è molto numerosa.
Es.: La squadra di calcio del mio quartiere è molto forte.

I nomi invariabili

Sono nomi che hanno una sola forma sia per il singolare sia per il plurale. Rientrano in questa categoria:

• alcuni nomi accentati in -à e -ù che di solito sono femminili come università, città, tribù, virtù;
Es.: La Sapienza è un’università di Roma. ↔ Le università offrono molti corsi online.

• I nomi stranieri che solitamente sono maschili. Possono essere nomi che derivano dal latino, dal greco o da altre lingue come eros, gas, bar, computer, autobus.
Es.: Oggi ho perso l’autobus. ↔ Oggi gli autobus sono arrivati tutti in ritardo.

Facciamo pratica!

Verifica di avere capito il genere e il numero dei nomi italiani.

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