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Negli ultimi anni sono cambiate tante cose nella mia vita.
Ho iniziato un nuovo lavoro come wedding planner e collaboro con persone dinamiche e creative; è iniziata una bella avventura, piena di progetti stimolanti e innovativi. Inoltre, ho cambiato casa: io e mio marito Carlo abbiamo acquistato un appartamento in un condominio nel centro della città, molto comodo e spazioso, ma per nulla silenzioso.
Io ho vissuto sempre in centro, Carlo, invece, sin da bambino è vissuto in una casa indipendente, lontano dal caos, per questo motivo non è abituato alla confusione.
Nostro figlio Diego ha cominciato l’università, vuole diventare avvocato! Per lui sono cominciate tante nuove esperienze, lo scorso anno ha passato sei mesi a Londra. Diego è cresciuto velocemente, il tempo è passato in fretta. Da piccolo era un imprevedibile monello, adesso è pacato, sempre solare e disponibile. Credo proprio che io e Carlo abbiamo cresciuto un bravo ragazzo.
👉In italiano, alcuni verbi ammettono sia l’ausiliare essere che l’ausiliare avere :
• Verbi che possono essere seguiti o no da un oggetto diretto;
• Verbi particolari di moto che a seconda della funzione comunicativa richiedono l’uno o l’altro ausiliare;
• Verbi che non cambiano funzione comunicativa in base alla scelta dell’ausiliare.

📌 Verbi che possono essere seguiti o no da un oggetto diretto
Nella maggioranza dei casi, i verbi che formano i tempi composti sia con l’ausiliare avere che con l’ausiliare essere cambiano l’ausiliare se sono seguiti o no da un oggetto diretto (su cui ricade l’azione del verbo):
• ausiliare avere → quando il verbo è seguito da un oggetto diretto;
• ausiliare essere → quando il verbo non è seguito da un oggetto diretto.
Confronta le frasi del testo:
• Ho cambiato casa.
• Abbiamo cresciuto un bravo ragazzo.
In queste prime due frasi, casa e bravo ragazzo sono l’”oggetto diretto” su cui ricade l’azione del verbo (uso transitivo del verbo). Per questo motivo si usa l’ausiliare avere.
• Negli ultimi anni sono cambiate molto cose nella mia vita;
• Diego è cresciuto velocemente;
In queste altre due frasi, i verbi sono usati in senso assoluto, cioè non è presente un “oggetto diretto”, o sono seguiti da un avverbio (uso intransitivo del verbo). Nei tempi composti si usa l’ausiliare essere.



📚 I verbi iniziare e finire
Iniziare e finire prendono l’ausiliare avere o l’ausiliare essere se sono seguiti o no da un oggetto diretto.
Osserva gli esempi:
• Il concerto è iniziato in anticipo. ↔ La festa è finita alle 3 del mattino.
• Ho iniziato un nuovo romanzo. ↔ Ho finito i compiti per le vacanze.


🚨 Attenzione! Non farti ingannare dalle preposizioni.
Osserva questi esempi:
• Ho iniziato a lavorare a un progetto nuovo.
• Ho finito di leggere un libro molto interessante.
I verbi iniziare e i suoi sinonimi sono seguiti dalla preposizione a + infinito, mentre i verbi finire e i suoi sinonimi sono seguiti dalla preposizione di + infinito.



📌 Verbi particolari di moto
Alcuni verbi di moto richiedono l’ausiliare essere o l’ausiliare avere in base al significato o alla funzione che esprimono. In generale:
• ausiliare essere → quando è espresso un luogo di partenza o di destinazione;
• ausiliare avere → quando si vuole esprimere principalmente l’azione rappresentata dal verbo.
Sono verbi di questo tipo salire, scendere, correre, volare.

📚 I verbi salire e scendere
Con i verbi salire e scendere si usa prevalentemente l’ausiliare essere.
Tuttavia, quando è presente un “oggetto diretto” esplicito su cui ricade l’azione che, quindi, evidenzia il moto espresso dai verbi, si usa avere.
Confronta le seguenti frasi:
• A Bologna sono salito sulla Torre degli Asinelli.
• Sono sceso in cantina per prendere un buon vino.
In queste prime due frasi, sono chiaramente indicati i luoghi di destinazione e l’ausiliare è essere.
• Ho salito il sentiero fino alla vetta della montagna.
• Ho sceso le scale di fretta perché ero in ritardo.
In queste altre due frasi, l’azione espressa dal verbo cade su “oggetti diretti” come le scale e il sentiero e l'ausiliare è avere.

🚨 Attenzione! Non farti ingannare dalle preposizioni.
Osserva ancora queste frasi:
• Sono salito sull’aereo.
• Sono sceso dall’autobus.
L’autobus e l’aereo non sono gli oggetti diretti su cui cade l’azione del verbo, quindi l’ausiliare è essere.

📚 Il verbo correre
Un caso interessante è rappresentato dal verbo di movimento correre.
Anche in questo caso la funzione del verbo comporta la scelta dell’ausiliare.
Osserva le seguenti frasi:
• Sono corso immediatamente da mio cugino perché aveva bisogno di aiuto.
• Ho corso 10 chilometri senza mai fermarmi.
L’ausiliare essere indica “dirigersi verso una meta” (da mio cugino), l'ausiliare avere indica l’azione stessa della corsa.



📌 Verbi che mantengono la stessa funzione comunicativa indipendentemente dalla scelta dell’ausiliare
Alcuni verbi conservano lo stesso significato sia con l’ausiliare essere che con l’ausiliare avere. Tra questi, il verbo vivere e i verbi che indicano fenomeni meteorologici.

📚 Un verbo molto usato: vivere
Il verbo vivere ammette sia l’ausiliare essere che l'ausiliare avere.
Osserva le frasi del testo di partenza:
• È vissuto in una casa indipendente.
• Io ho vissuto sempre in centro.
Nell’uso comune si utilizza prevalentemente l’ausiliare avere senza commettere errori e senza mutare il significato generale del verbo.
Tuttavia, una lieve differenza nella funzione del verbo richiederebbe l’uso di un ausiliare o dell’altro: l’ausiliare essere indica un’azione conclusa, quindi esprime un avvenimento; l’ausiliare avere indica un’azione nel suo svolgimento.
Esempi:
• Mio nonno è vissuto fino a novantadue anni → azione conclusa.
• Ho vissuto a Milano per quindici anni → azione nel suo svolgimento.

In alcune espressioni, è possibile trovare un “oggetto diretto” anche dopo il verbo vivere. In questo caso la scelta dell’ausiliare è avere.
Esempi:
• Ho vissuto un’esperienza unica.
• Valerio ha vissuto un periodo difficile.
• Francesca e Paolo hanno vissuto una storia d’amore bellissima.

📚 I verbi che indicano fenomeni meteorologici
I verbi impersonali che indicano fenomeni meteorologici o atmosferici più comuni sono piovere, diluviare, nevicare, gelare, grandinare, tuonare.
Con questi verbi sono ammessi entrambi gli ausiliari, anche se nell’uso corrente della lingua, la forma con l'ausiliare avere tende a prevalere.
Sono frasi comuni:
• Ieri è piovuto tutta la mattina. ↔ Ieri ha piovuto tutta la mattina.
• Oggi è diluviato senza interruzione. ↔ Oggi ha diluviato senza interruzione.
• La settimana scorsa è nevicato. ↔ La settimana scorsa ha nevicato.
Nelle frasi in cui è indicata esplicitamente la durata dell’azione, cioè dell’evento meteorologico, si dovrebbe sempre utilizzare l’ausiliare avere.
Esempio:
• Ieri ha piovuto tutto il giorno.

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